Commento del Vangelo di Domenica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commemorazione di tutti i fedeli defunti           2 Novembre 2025

 

Testo del Vangelo :                                                 

 In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».(Gv 6,37-40)

 

      Il commento al vangelo del 2 novembre 2025, giorno della Commemorazione dei fedeli defunti, si focalizza sulla speranza cristiana nella resurrezione e sulla vita eterna in Cristo, mettendo in parallelo la nostra fragilità umana con la promessa di salvezza e la sconfitta della morte. Il passaggio evangelico (Giovanni 6,39-40), in cui Gesù dice che il Padre gli ha dato il compito di non perdere nulla di ciò che gli è stato dato e di risuscitarlo nell'ultimo giorno, è centrale per questo messaggio di speranza. 

Aspetti chiave del commento

La resurrezione: 

La fede nella resurrezione è il fondamento del messaggio, un'assicurazione che i cari che sono "passati dalla morte" non sono perduti, ma vivono in una nuova dimensione di vita eterna. 

La vita eterna in Cristo: 

L'invito è a credere nel Figlio per ricevere la vita eterna, che Gesù stesso risusciterà nell'ultimo giorno. Questo sottolinea la promessa di Dio di una vita che supera i confini della morte terrena. 

La speranza che non delude: 

Il commento richiama la Lettera ai Romani (8,18-25), che afferma che la speranza non delude, perché l'amore di Dio è riversato nei nostri cuori attraverso lo Spirito Santo. 

Dalla morte alla vita: 

Si può interpretare il passaggio della morte alla vita sia per i defunti, che passano dalla sofferenza terrena alla luce eterna, sia per i vivi che, attraverso il dolore e le tribolazioni, possono ritrovare forza e speranza nell'incontro con Dio. 

Il dono di Dio: 

Si contrappone la morte, che è il "salario del peccato", con la vita eterna, che è il "dono di Dio" che si riceve in Cristo Gesù (Romani 6,23). 

In sintesi, il commento al vangelo per il 2 novembre 2025 offre un messaggio di conforto e speranza, invitando a meditare sulla vittoria di Cristo sulla morte e sulla promessa di vita eterna per tutti coloro che credono in Lui. 

 

Login to post comments